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LE PARTI IN ROSSO SONO STATE TAGLIATE DALLA REDAZIONE E NON PUBBLICATE


MONTEZEMOLO                   

29 settembre 2006

 

Montezemolo si dichiara deluso dalla finanziaria presentata dal governo ed ha più volte espresso il suo sentimento di delusione nei confronti del governo stesso. Logicamente solo chi si illude può rimanere deluso ed è significativo il fatto che un personaggio come questo, al vertice di Confindustria, Ferrari ed altri importanti settori dell'economia italiana si faccia illusioni su una realtà che dovrebbe conoscere bene. Non è che il nostro Elleciemme sia un po' sopravvalutato?


PIANGEREMO TUTTI  

29 settembre 2006

 

I manifesti apparsi a Roma  chiedono che "anche i ricchi piangano" e sono indicativi del sistema che la sinistra italiana intende adottare per ottenere la tanto osannata parità sociale. Non essendo in grado né ideologicamente né materialmente di elevare il tenore di vita dei ceti medio bassi della popolazione, l'unica soddisfazione che resta è quella di trascinare nella miseria coloro che sono riusciti a creare qualche cosa di concreto nella loro vita. In realtà però sono convinto che questo sia soltanto fumo negli occhi per mascherare il vero programma dell'Ulivo che si risolverà come sempre con l'aumento delle tasse proprio ai ceti meno abbienti. Se a un ricco aumenti le tasse del 10%, non gli cambi la vita. Se a un operaio a basso stipendio togli 1.000 euro all'anno, gli togli il pane di bocca. Ecco perché "è più facile far piangere i ricchi che far ridere i poveri".


“INSIEME” CON PRODI 

26 settembre 2006

 

Non ho letto e non leggerò il libro di Prodi intitolato "Insieme". Non mi è possibile quindi esprimere un giudizio sul valore letterario dell'opera. Però se penso che è stato premiato alla XXIII edizione del Premio Capri San Michele, mi sorge spontanea una ipotesi: se narra la vita privata di Prodi e consorte, probabilmente il passaggio più avvincente potrebbe essere il racconto di una indigestione di erbazzone. Non credo parli di tutti gli intrallazzi che gli hanno permesso di fare la sua luminosa carriera e tantomeno di tutti gli interessi personali e finanziari su cui poggia il suo potere. Ecco perchè mi sorge il dubbio che questo riconoscimento alle sue doti letterarie, sempre che lo abbia scritto di suo pugno, non sarebbe stato attribuito in tempi meno sospetti e che sia un semplice leccamento di piedi.


lettera pubblicata da  
IL BUFFONE

23 settembre 2006

 

Quando la Cassazione ha assolto Piero Ricca dall'accusa di aver dato del buffone a Berlusconi, affermando che si doveva interpretare come un invito a rispettare le leggi, mi era sembrata una forzatura del vocabolario. Oggi l'ipotesi che un presidente del Consiglio possa essere chiamato buffone non la trovo del tutto sbagliata.


MESSAGGIO AI COMUNISTI     

21 settembre 2006

 

Ora che il tuo governo ha mandato i soldati in Libano,

ora che sta per tagliarti le pensioni,

ora che ti obbligherà a pagare con assegni,

ora che ha liberato ladri e assassini,

ora che deciderà le tue ferie per legge

ora che ti aumenterà le tasse,

ora che toglierà fondi ai comuni,

..... ammettilo, cominci a sentirti un po' coglione?

Beh, qualcuno ti aveva avvertito!


TELECOM             

16 settembre 2006

 

Prodi ha dichiarato, o meglio bofonchiato, di non essere stato al corrente della ristrutturazione societaria che Tronchetti Provera aveva in animo di fare e nemmeno del dossier sull'argomento inviato alla Telecom dalla presidenza del Consiglio. Con la sua menzogna probabilmente riteneva di poter salvare la faccia, non rendendosi conto che l'affermare di non essere al corrente di un documento così importante uscito da Palazzo Chigi da ragione a chi lo considera soltanto un utile idiota.


SPINELLO LIBERO 

07 settembre 2006

 
A Padova, il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero, ha confermato che a fine settembre gli "spinelli" saranno liberalizzati. Immagino si riferisca sia all'uso che al commercio. Vorrei quindi suggerire al governo un altro passo verso le liberalizzazioni di cui tanto abbiamo bisogno. Porre fine al monopolio della distribuzione delle droghe leggere, finora esclusiva degli spacciatori, ed estendere la possibilità della vendita anche alle Coop. Ciò porterebbe ad una notevole riduzione del costo, alla possibilità di accesso per tutti i ceti sociali ed alla fine del turpe mercato che frutta tanti miliardi esentasse. 

NAPOLITANO 

02 settembre 2006

 

La critica ed allo stesso tempo la giustificazione che Cossiga scrive nei confronti di Napolitano, sui fatti del 1956, non mi convince. Napolitano ha affermato che l'invasione dell'Ungheria con i carri armati fu solo un errore di percorso, poiché fu fonte di una cattiva propaganda internazionale, ma ciò sottintende che nulla toglie alla validità ideologica e morale del comunismo. Si, perchè considerare un crimine questo atto, come in effetti è, significherebbe rinnegare anche la morale comunista. Cosa di poco conto se ciò riguardasse uno dei tanti irriducibili comunisti che si esprime a titolo personale. Ma Cossiga si dimentica di valutare un terzo punto di vista: quello che dovrebbe considerare il comportamento ed il pensiero del presidente di tutti gli italiani. Dal momento che non ha accennato a questa valutazione, mi permetto di farlo io. Ritengo il signor Napolitano non degno di rappresentarmi e di conseguenza la sua presenza al Quirinale è per me fonte di vergogna.