L'affermazione di
Padoa-Schioppa che chi
evade le imposte è un
ladro, mi ha fatto
riflettere sul fatto che
un ministro delle
finanze di uno dei paesi
più industrializzati del
mondo abbia un
pensiero così
semplicistico e
demagogico.
Probabilmente pensa di
rivolgersi a degli
imbecilli. A me ha fatto
l'effetto inverso. Così
ho stilato un elenco di
soggetti che potrebbero
essere meglio valutati
dal ministro.
1) L'immigrato che manda
rimesse all'estero e
quando torna
definitivamente in
patria si porta anche i
contributi versati.
2) L'azienda che fa
produrre e importa
prodotti dall'estero a
prezzi bassissimi e
provoca la chiusura di
molte attività
produttive nazionali.
3) L'azienda che investe
in attività produttive
all'estero e crea
benessere fuori
dall'Italia impoverendo
il nostro paese.
4) L'azienda a gestione
cooperativa che
usufruisce di esenzioni
fiscali discriminando le
aziende che pagano
regolarmente le tasse.
5) L'azienda che non
versa le imposte dovute
ma che poi immette quel
denaro sul nostro
mercato.
I primi tre sottraggono
denaro circolante alla
comunità ed al mercato.
Il quarto toglie risorse
allo stato e quindi al
welfare. L'ultimo
soggetto non paga le
tasse alla fonte e ciò
non è moralmente
accettabile. Ma a ben
pensarci nel momento che
reinveste il denaro
evaso, si ritrova a
versare allo stato sotto
varie forme, circa il
50% di tale importo.
Ora mi chiedo, tra
questi soggetti quale
sarebbe il "ladro" di
risorse più pericoloso e
deleterio per la nostra
economia?