Benvenuti nel mio sito e buona lettura!

  HOME

Se vuoi inviare un tuo commento

MAIL

Se vuoi leggere altri commenti

FORUM

 

LETTERE

DIVISE PER MESI

giugno 2009
maggio 2009
aprile 2009
marzo 2009
febbraio 2009
gennaio 2009
dicembre 2008
novembre 2008
ottobre 2008
settembre 2008
agosto 2008
luglio 2008
giugno 2008
maggio 2008
aprile 2008
marzo 2008
febbraio 2008
gennaio 2008
dicembre 2007
novembre 2007
ottobre 2007
settembre 2007
agosto 2007
luglio 2007
giugno 2007
maggio 2007
aprile 2007
marzo 2007
febbraio 2007
gennaio 2007
dicembre 2006
novembre 2006
ottobre 2006
settembre 2006
agosto 2006
luglio 2006
giugno 2006
maggio 2006
aprile 2006
marzo 2006
febbraio 2006
gennaio 2006
dicembre 2005
novembre 2005
ottobre 2005
settembre 2005
agosto 2005
luglio 2005
giugno 2005
maggio 2005
aprile 2005
marzo 2005
febbraio 2005
gennaio 2005
giugno 2004

LE PARTI IN ROSSO SONO STATE TAGLIATE DALLA REDAZIONE E NON PUBBLICATE

 

 
ETA' DELLA PENSIONE Le idee di Prodi: poche e confuse

22 dicembre 2006

 
Tra l'accozzaglia di risposte che Prodi, in una trasmissione radiofonica, ha dato agli ascoltatori, ne spicca una paradossale. Sulla possibilità di continuare a lavorare dopo l'età della pensione ha affermato che chi ha la passione per il suo lavoro può continuare a lavorare (cosa già prevista dal governo precedente). Invece "se uno ha un familiare, che so la moglie che fa la parrucchiera, la va ad aiutare ed allora andrà in pensione un po' prima". Ma lo sa il nostro confuso presidente del Consiglio che quel tale andrebbe a lavorare in nero?

 
LA RAVERA SI CONVERTE

15 dicembre 2006

 
Ho letto le ultime dichiarazioni della Ravera sull'Unità. Trovo inutile la sua richiesta alla maggioranza di trovare la forza di essere sincera. E' noto da tempo che la sincerità non è prerogativa della sinistra. L'affermazione poi che il Vangelo è affine al Manifesto del partito Comunista mi lascia molto perplesso. Infatti ero rimasto ad un Vangelo che parla di pace e di carità. Per scrupolo ho riletto il Manifesto dove risaltano le parole Espropriazione, Confisca, Abolizione, Obbligo, Lotta, Violenza. Non riesco a cogliere l'affinità. Però mi è venuto un pensiero strano. Forse i compagni, consci del fallimento dell'ideologia comunista, stanno tentando di riciclarsi in un nuovo fondamentalismo cattolico che, al pari di quello islamico, possa continuare ad esercitare l'oppressione e la soppressione del prossimo.

 
PRESCRIZIONI DEMENZIALI

15 dicembre 2006

 
Il comma 1346 inserito nella finanziaria prevede che la prescrizione dopo 5 anni per i reati amministrativi da parte dei dipendenti pubblici, non venga calcolata dal momento in cui hanno messo materialmente le mani sul denaro, ma dal momento che ne è stata deliberata l'erogazione. Paradossalmente se tra la delibera e l'erogazione passassero 5 anni, il funzionario potrebbe tranquillamente rubare il denaro pubblico senza dolo poiché il reato sarebbe già andato in prescrizione. Interessante principio quello che vuole adottare il nostro governo. Se venisse esteso anche ai delinquenti non statali, uno potrebbe progettare una rapina da realizzare dopo 5 anni, con automatica prescrizione del reato. Andremo quindi a giudicare non il reato, ma l'intenzione. Finora questa era una prerogativa divina.

 
I VERI LADRI 

01 dicembre 2006

 
L'affermazione di Padoa-Schioppa che chi evade le imposte è un ladro, mi ha fatto riflettere sul fatto che un ministro delle finanze di uno dei paesi più industrializzati del mondo abbia un pensiero così semplicistico e demagogico. Probabilmente pensa di rivolgersi a degli imbecilli. A me ha fatto l'effetto inverso. Così ho stilato un elenco di soggetti che potrebbero essere meglio valutati dal ministro.
1) L'immigrato che manda rimesse all'estero e quando torna definitivamente in patria si porta anche i contributi versati.
2) L'azienda che fa produrre e importa prodotti dall'estero a prezzi bassissimi e provoca la chiusura di molte attività produttive nazionali.
3) L'azienda che investe in attività produttive all'estero e crea benessere fuori dall'Italia impoverendo il nostro paese.
4) L'azienda a gestione cooperativa che usufruisce di esenzioni fiscali discriminando le aziende che pagano regolarmente le tasse.
5) L'azienda che non versa le imposte dovute ma che poi immette quel denaro sul nostro mercato.
I primi tre sottraggono denaro circolante alla comunità ed al mercato. Il quarto toglie risorse allo stato e quindi al welfare. L'ultimo soggetto non paga le tasse alla fonte e ciò non è moralmente accettabile. Ma a ben pensarci nel momento che reinveste il denaro evaso, si ritrova a versare allo stato sotto varie forme, circa il 50% di tale importo.
Ora mi chiedo, tra questi soggetti quale sarebbe il "ladro" di risorse più pericoloso e deleterio per la nostra economia?

 
INCOMPETENTI O COMPLICI?

01 dicembre 2006

 
Incompetenti o complici? Questa la domanda che mi sono posto alla notizia che la Corte di Cassazione aveva annullato i due gradi di giudizio, della corte di Milano sull caso SME, che avevano sentenziato la condanna di Cesare Previti. Sicuramente i giudici milanesi erano consapevoli che tale procedimento non era di loro competenza ma lo era del foro di Perugia. Se pur sapendolo hanno comunque proceduto, ci sono due ipotesi da avanzare. La prima: l'arroganza e la presunzione ha fatto loro credere di poter agire al di sopra delle leggi. La seconda: sapendo che la Cassazione avrebbe fatto ripetere il processo lo hanno fatto a ragion veduta con questo risultato: ad aprile scadranno i termini per la prescrizione e Cesare Previti verrà assolto. Non so se Previti è innocente o colpevole. Sicuramente sono colpevoli coloro che negli undici anni in cui è durato questo vergognoso esempio di gestione della giustizia in Italia, hanno fatto spendere milioni di euro alla comunità per raggiungere un tale risultato.

   
IL RE DEGLI IGNORANTI

01 dicembre 2006

 
Ho sempre ammirato Celentano come cantante tanto quanto poco lo considero come persona. La sua partecipazione, probabilmente a titolo gratuito, alla trasmissione di Fazio, in concomitanza con i resoconti della manifestazione di Roma contro il governo, conferma solo che il titolo di "re degli ignoranti" che si è attribuito, non è usurpato. Non mi risultano infatti sue prese di posizione contro manifestazioni di devastatori dei beni della comunità ma ha ritenuto opportuno esporsi per sviare l'attenzione pubblica da una manifestazione pienamente legittima e democraticamente esercitata. Ecco perché lo considero un miserabile grande artista.

TORNA ALL'INIZIO