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LE PARTI IN ROSSO SONO STATE TAGLIATE DALLA REDAZIONE E NON PUBBLICATE


 

HA RAGIONE BERLUSCONI?

25 aprile 2008

 

Quando Berlusconi parla di controllo psichiatrico semestrale per i magistrati che possono disporre della nostra vita a loro piacimento si sentono normalmente levare urla di dolore da parte di chi ritiene aberrante questa proposta. Eppure se giornalmente si sfogliano i giornali viene spesso da chiedersi chi sono gli autori di certe sentenze che vanno totalmente contro il buon senso ma soprattutto contro i comuni principi di legalità e di giustizia.

I no-global che hanno devastato Genova sono innocenti. Che siano stati commessi dei reati è fuori dubbio, ma nessuno è colpevole. In Tv abbiamo visto violenze, saccheggi, devastazioni, auto bruciate. Non c'è reato. Neanche di istigazione. Niente.

Il proprietario dell'immobile che ha sparato ad un ladro durante un tentativo di rapina, deve risarcirlo di 30.000 euro. Il ladro non ha avuto nessuna conseguenza, neanche una denuncia per tentata rapina. Niente.

A Padova sono stati scarcerati 15 banditi moldavi e romeni per "decorrenza dei termini". Significa che il giudice non ha trovato il tempo per rinviarli a giudizio. Questi signori erano accusati di aver messo a segno ben 47 colpi a Padova, Treviso, Mantova, Verona, Brescia e Pordenone. Il giudice è consapevole che questi riprenderanno a rapinare, non avendo altro sostentamento, sa che andranno per le case a terrorizzare la gente e magari ad ammazzarla. E lui cosa fa per evitarlo? Niente.

Che abbia ragione Berlusconi?


 

25 APRILE

25 aprile 2008

 

Oggi non ho festeggiato. Il 25 aprile non è la mia festa.

Qualcuno dice che è la festa della liberazione. Per me non è così. Per me è la festa di chi, dopo più di 60 anni ancora si vanta del proprio odio e del proprio rancore verso persone che hanno sbagliato in buona o cattiva fede. E ormai non ci sono più dubbi sul fatto che tra coloro che oggi ipocritamente sfilano o hanno sfilato in passato alcuni hanno ampiamente collaborato con il regime che condannano.

E’ la festa dei reduci, partigiani antifascisti, che hanno tutti diritti di ricordare il loro passato, ma ciò non significa che chi non lo fa sia da condannare. Anche perché facendo bene i conti, la maggior parte di loro nel 1940 aveva si e no 15 anni e quindi più che i partigiani combattenti hanno fatto i partigiani portaborracce. Eppure si vantano di grandi imprese e addirittura di averci salvato la vita. Anche oggi ho sentito un ex partigiano di cui non faccio il nome (per loro vale la regola “non nominare il nome di Dio invano") affermare che quando sono arrivati gli americani le città erano già state liberate da loro. Ha il diritto di crederlo ed io di credere il contrario.

E’ la festa dei fanatici scalmanati provenienti da centri sociali che normalmente al loro passaggio lasciano devastazione, come le cavallette. Povera resistenza, come sei caduta in basso.

E’ la festa delle autorità soprattutto di sinistra che non possono mancare all’autocelebrazione. Per il resto 4 gatti e cioè una piccola minoranza di italiani che ancora credono ci sia bisogno di loro per salvare l’Italia da un nuovo regime. Tutti gli altri sono andati al mare o ad occuparsi di cose più serie perché vivono al nostro tempo ed hanno ben altri problemi da risolvere.

E’ la festa del rancore e della vendetta o meglio dell’inizio della vendetta. Infatti, dopo 5 anni di guerra, il 25 aprile ha segnato l’inizio di altri 5 anni di rappresaglia da parte dei comunisti che, secondo fonti neutrali, hanno sterminato 30.000 persone e cioè tre volte quelle che si possono addebitare al regime fascista in Italia. E tra questi non solo squadristi ma anche preti, donne e bambini e non sempre a scopi politici ma anche personali o solo per impossessarsi dei loro beni. Pansa che è comuniste antifascista, e quindi al di sopra di ogni sospetto, ha scritto qualche libro dove riporta solo una parte di questa orrenda verità che ci è stata nascosta per anni. E noi dovremmo ora festeggiare con gli autori o per lo meno coloro che hanno approvato o taciuto questo massacro? Molti italiani ancora viventi hanno subito brutalità da questi partigiani rossi e non lo hanno dimenticato. Per questo non festeggiano. E poi da che cosa ci avrebbero liberato quei partigiani rossi che oggi sono i maggiori depositari della ricorrenza? Da una dittatura? Per darci la libertà? No, per sottometterci ad un’altra dittatura, quella della grande madre Russia. Come dire dalla padella nella brace. Fortunatamente i loro piani sono naufragati per il bene di tutti noi. Solo questo può spiegare il rancore che dopo 62 anni ancora alberga nei loro animi.

Io sono decisamente contro le ideologie politiche, ritenendole fonte delle peggiori sciagure contro l’umanità e quindi, visti gli ultimi accadimenti, suggerisco di creare una seconda festa della liberazione e collocarla il 13 aprile.

Festa della Liberazione dal Comunismo.

Ma se proprio vogliamo finalmente attuare l’Art. 3 dei Principi Fondamentali della Costituzione Italiana che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, propongo di abolire queste tristi cerimonie che sono solo discriminanti e non contribuiranno mai ad una vera pacificazione tra tutti gli italiani.


 

COFFERATI NOSTALGICO?

25 aprile 2008

 

Mai mi sarei aspettato che Cofferati, sindaco di Bologna, fosse un nostalgico delle maniere forti. Dopo aver per anni, insieme ai suoi compagni, disprezzato l'uso di manganello e olio di ricino di mussoliniana memoria, che veniva utilizzato per ridurre a miti consigli chi si ribellava alle regole, oggi ha pensato che per arginare i problemi di convivenza della sua città sia necessario adottare lo stesso sistema. Ha infatti deciso di dotare i vigili urbani di manganello e olio di capsico.

Come dire: contrordine compagni.


 

SARTORI Conflitto tra cultura e intelligenza.

20 aprile 2008

 

GIOVANNI SARTORI è considerato il più grande politologo italiano ed uno dei massimi esperti di politologia a livello internazionale. Ha scritto numerosi libri ed ha ottenuto riconoscimenti internazionali, lauree, titoli onorifici e molto altro. Parlare quindi di conflitto tra la sua cultura e la sua intelligenza può sembrare a qualcuno una bestemmia.

Eppure ho motivo di affermarlo proprio a causa del suo comportamento e delle sue dichiarazioni. Chi l’ha visto nella sua ultima apparizione a Annozero, non conoscendolo, avrebbe potuto scambiarlo per un vecchio rancoroso totalmente privo di razionalità. Ed invece il nostro politologo si è prestato alla strumentalizzazione di un gruppo di lupi bavosi che sputavano odio, avallando con la sua presenza le loro farneticazioni.

Questa è solo la sua ultima uscita, ma, senza scomodare le numerose precedenti dichiarazioni di Sartori a conferma della sua mancanza di acume, ricordo che prima delle elezioni aveva pronosticato che con questo “schifoso” sistema elettorale inventato da Berlusconi saremmo arrivati ad un totale stato di ingovernabilità.

Che politologo! Io, che non lo sono, avevo invece non solo previsto la vittoria netta del centro-destra ma anche, proprio grazie alla legge “porcellum” con sbarramenti al 4 e 8%, che la maggioranza dei piccoli partiti, notoriamente spine nel fianco di ogni governo e causa di immobilità nelle riforme, sarebbero rimasti a casa, dando finalmente alla coalizione vincente quella stabilità e quel potere di governabilità di cui abbiamo sempre avuto bisogno. Una svolta epocale quindi che qualcuno ha già definito l’inizio della terza repubblica.

Ed il più grande politologo del mondo? Non solo non l’aveva previsto ma sembra che non l’abbia ancora capito.

Ammetto che non ho previsto la disfatta dei comunisti, ma del resto Sartori a questa ipotesi non ci sarebbe arrivato neanche fra cento anni.

Quanto sopra conferma la mia affermazione iniziale: Sartori è certamente un uomo di cultura, ma la sua intelligenza non arriva agli stessi livelli.

A meno che..., a meno che pur essendo consapevole della realtà si sia prestato ad una campagna elettorale a favore della sinistra.

Allora è pure stupido. Come si fa a mettere a repentaglio tutto il credito acquisto nel mondo durante tutta la vita e, anziché metter la sua cultura e la sua esperienza a servizio di tutta la comunità, farsi coinvolgere tra i perdenti sapendo di perdere e sparare dei pronostici che hanno la stessa credibilità delle previsioni meteorologiche?


 

SINISTRE CONTRADDIZIONI

19 aprile 2008

 

A proposito di OGM ho notato una evidente contraddizione nei programmi della sinistra.

Difendono a spada tratta la ricerca sulle cellule staminali e quindi sono favorevoli agli Organismi Geneticamente Modificati umani.

Sono invece accanitamente contrari alla sperimentazione ed ancora di più alla coltivazione degli Organismi Geneticamente Modificati alimentari.

Le due cose sono molto affini perché strettamente collegate alla vita umana.

Molti obiettano che gli OGM alimentari si prestano allo sfruttamento economico ed al controllo delle coltivazioni con brevetti mondiali. Non mi risulta che nel campo della medicina sia diverso. I brevetti mondiali ci sono da tempo ma ciò non toglie efficacia alle cure mediche. Non parliamo poi del traffico di organi umani ampiamente diffuso.

Penso che questa situazione sia causata dalla sindrome della pecora che nella sinistra mondiale è ampiamente diffusa. Probabilmente qualche guru ha detto che è giusto così ed obbedientemente le pecore hanno seguito il gregge senza obiettare.


 

ULTIMI ANCHE CON GLI OGM?

18 aprile 2008

 

La Commissione europea ha dato il via libera definitivo all'importazione e alla commercializzazione sul mercato comunitario di un nuovo organismo geneticamente modificato (Ogm): si tratta degli alimenti prodotti a partire da semi di mais transgenico Ga21. Contemporaneamente ha confermato il divieto di coltivazione di detto tipo di mais sul nostro territorio.

Ciò mi ricorda la situazione dell'energia nucleare in Italia. Non possiamo produrla, ma possiamo importarla ad un prezzo doppio di quanto ci costerebbe. Ecco, ho l'impressione che si stia percorrendo la stessa strada con gli OGM.

A parte lo sfruttamento pubblicitario della Coop penso che la battaglia contro gli OGM sia una battaglia perduta in partenza. Nulla può fermare il progresso della scienza. Unica cosa accettabile è il principio della precauzione e del controllo. Ma dal momento che si può importare è implicito il riconoscimento della sua validità.

Spero non finiremo, come per l'energia nucleare, a pagare in futuro il doppio ciò che possiamo avere a metà prezzo.


 

RESISTENTI O DELINQUENTI?

18 aprile 2008

 

Cossiga in primis e altri cittadini italiani di seguito sono preoccupati che i vari no-global, disobbedienti, black bloc, punkabbestia, ed altri rappresentanti di questa particolare categoria non si sentano più rappresentati dopo l'estromissione dal Parlamento della lista Arcobaleno.

Secondo loro questa situazione ci metterebbe a rischio di manifestazioni di piazza e di violenze varie. Direi che il 3% dei votanti dell'elettorato italiano non corrisponda a milioni di cittadini e certamente in questo trepercento rientrano anche persone non necessariamente antisociali.

In realtà questi bei personaggi da tempo non si sentono rappresentati da Bertinotti e compagnia, tant'è vero che li hanno fischiati più volte in varie manifestazioni. Il problema è un altro. Vogliamo finalmente toglierci dalla testa che costoro rappresentino una forma di resistenza alle ingiustizie sociali e trattarli per ciò che in effetti dimostrano di essere con i loro comportamenti e cioè da delinquenti?


 

FUKSAS Meglio come architetto

18 aprile 2008

 

Alla trasmissione Annozero, ormai ridotta ad un covo per adepti dove si celebrano cerimonie di demonizzazione del "nemico" condite da tesi urlate con la bava alla bocca mascherata da patetici sorrisi di superiorità, un certo architetto Fuksas ha dato dell'ignorante a Berlusconi per aver attribuito la frase "Meglio primo in un villaggio (della Gallia) che secondo a Roma" a Giulio Cesare.

Secondo questo sommo rappresentante della cultura la frase è stata invece pronunciata da Cicerone.

Ebbene sembra proprio che Plutarco nella "Vita di Cesare", forse con più competenza di Fuksas, abbia attribuito proprio a Cesare tale frase.

Direi che Fuksas ha perso una bella occasione per tacere perchè la sua foga verbale, che ha superato il limite dell'offesa, non dava l'impressione di grande equilibrio mentale.

Aprendo la bocca l'ha confermato.


 

PORCELLUM Non è poi così male

15 aprile 2008

 

La cosa più sorprendente in questa votazione non è stata la vittoria di Berlusconi, scontata, ma la scomparsa totale in Parlamento dei partiti di estrema sinistra. Ciò mi fa pensare che il tanto vituperato sistema elettorale cosiddetto "porcellum" si sia rivelato in realtà un toccasana che forse permetterà all'Italia di diventare un paese "normale".

Un Paese cioè dove si contrappongono due forze politiche moderate a somiglianza di tutti i maggiori paesi democratici dell'occidente.

Un Paese dove gli estremismi ideologici di destra e di sinistra, pur avendo il diritto di esistere, non abbiano il potere di condizionare negativamente la vita della nazione.

Se a questo aggiungiamo uno sfoltimento drastico di tutti i piccoli partiti, mi convinco che ciò non potrà che favorire i lavori del Parlamento e conseguentemente le riforme di cui il nostro paese ha estremo bisogno.


 
lettera pubblicata da

10 aprile 2008

IMMIGRATI Regole, non fucilate

 
 

El Pais, quotidiano spagnolo, ha giudicato Caravaggio la città più razzista d'Italia. Questo perché il sindaco ha imposto delle regole ai suoi immigrati, che hanno raggiunto il 7 % della popolazione, limitando la concessione della residenza a coloro che hanno un reddito minimo e vietando i matrimoni che servono solo a dare la cittadinanza italiana a chi non ne avrebbe diritto.

Certo ci vuole una bella faccia tosta a dare a noi dei razzisti pur essendo perfettamente al corrente che in Spagna il controllo sugli ingressi degli immigrati clandestini è stato applicato semplicemente sparando loro addosso alla frontiera. Cosa ordinata da Zapatero e accaduta a Gibilterra.


 
LAPSUS SINDACALE

3 aprile 2007

 

La possibilità concessa impropriamente ai sindacati italiani di gestire in proprio con la compagnia francese la vendita di Alitalia, deve averli tratti in inganno.

Probabilmente pensavano di trattare con il governo italiano, sicuri di ottenere ciò che vogliono basandosi sui soliti ricatti ed ultimatum.

Si sono accorti a loro spese che i francesi non sono disponibili come noi a genuflettersi alle loro maestà e li hanno mandati a quel paese.


 
lettera pubblicata da

5 aprile 2008

VELTRONI FUORI CONTROLLO

2 aprile 2008

 

Sembra che Veltroni abbia perso il controllo e soprattutto il senso della misura. Avendo capito che non ce la farà, ad ogni piè sospinto promette tutto a tutti. Al punto da garantire un intervento un giorno e l'esatto opposto il giorno dopo.

Ora, dopo il fondo speciale per le dentiere, che però sono già gratuite dopo i 65 anni, ha promesso ad ogni famiglia povera un buono spesa. Non lo ha spiegato chiaramente, ma è logico supporre che sarà un buono acquisto presso le Coop. Così anche i nostri poveri potranno usufruire dei buoni che già sono da tempo a disposizione degli zingari.

Solo mi sto chiedendo se questo si possa considerare un progresso o se non sia invece un tentativo di avvicinamento al sistema cubano dove tutti i beni necessari per il sostentamento della famiglia sono contingentati e vengono distribuiti con le tessere del regime.


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