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LE PARTI IN
ROSSO SONO STATE TAGLIATE DALLA REDAZIONE E NON
PUBBLICATE |
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25
APRILE Festa per chi? |
28 aprile 2007 |
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Un
altro 25 aprile è passato con le sue
cerimonie che trovo soltanto
retoriche e spocchiose, e non
corrispondenti ad un giorno di festa
per tutti gli italiani ma solo per
una parte di loro e neanche la più
candida. Da anni ormai mi chiedo:
Quanto dovremo ancora attendere per
vedere una ricorrenza che unisca
l'Italia nei festeggiamenti per la
fine di una guerra e la nascita di
un paese democratico che rispetta
tutte le opinioni?
Quando le minoranze ideologiche
libereranno questa festa nazionale
per restituirla alla maggioranza dei
cittadini che comprende sia coloro
che, sbagliando, hanno creduto nel
comunismo che quelli che,
sbagliando, hanno creduto nel
fascismo?
Quando avremo uno stato
senza estremismi politici tollerati
ed altri banditi?
Quando avremo veramente la libertà
di credere in ciò che vogliamo senza
essere giudicati?
Quando l'Italia diventerà un paese
democratico compiutamente realizzato
in tutte le sue prerogative e non
solo nelle cerimonie ufficiali?
Ho
paura che quel tempo non
riuscirò viverlo.
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lettera pubblicata da
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22 aprile 2007 |
COMUNISMO GOOD BYE Nasce il PD |
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Anche
Fassino ha capito: il comunismo è una
assurdità e va abbandonato. Complimenti.
A
differenza di milioni di altre persone,
è servita una vita a lui, D'Alema e
compagni per capire che il comunismo è
una bella teoria ma è contro natura.
Quindi, con la solita sceneggiata
merolana, buttano
alle ortiche i DS per far nascere il PD.
La
novità? E' cambiata la "S" però a
gestire il nuovo partito saranno
sempre gli stessi e quindi niente di
nuovo. Quella a cui stiamo assistendo
è l'ennesima trasformazione alla vana
ricerca dell'eldorado ideologico o
magari, più semplicemente, uno
stratagemma per eliminare qualche
personaggio scomodo.
E tutti
gli elettori del PDS? Ora non sono più
compagni comunisti ma solo amici
democratici. E le bandiere rosse?
Riciclabili come strofinacci. Che
tristezza!
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lettera pubblicata da
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10 aprile 2007 |
DISORDINI ALL'OLIMPICO Ma Blair dovrebbe
conoscere i suoi polli |
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Da un
Primo Ministro inglese ci si attende una
certa riflessione ed un approfondimento
prima di accusare le nostre forze
dell'ordine di aggressione ai poveri
tifosi inglesi. L'unica colpa che ci può
addebitare è quella del
mancato controllo verso le attività che
hanno venduto alcolici contravvenendo
alle regole. Come sappiamo, in
Inghilterra le leggi contro gli
hooligans indisciplinati sono severe e
probabilmente non sembra loro vero
di poter approfittare del nostro solito
permissivismo per scatenare la loro
aggressività.
Se a ciò
aggiungiamo il grado alcolico, che come
noto non risparmia nemmeno i principi,
può sorprendere solo il fatto che Blair,
conoscendo i suoi polli, non sia
arrivato a capire come si sono svolti i
fatti senza bisogno delle prove video
che dimostrano come i disordini siano
partiti dai sui concittadini.
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lettera pubblicata da
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8 aprile 2007 |
SANTORO SI PIEGO' ALL'EDITTO ISLAMICO
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Povero
Santoro, dopo l'editto bulgaro ha dovuto
piegarsi pure all'editto islamico.
La
seconda parte del servizio sulle moschee
torinesi, con i proclami anticristiani e
anti italiani, non è stato trasmesso ad
Annozero. Eppure in precedenza non aveva
avuto problemi a scagliarsi con veemenza
contro l'interferenza politica in Rai.
Evidentemente la forza, o le minacce,
degli imam vanno oltre il suo coraggio.
La giustificazione della legge sulla
privacy cozza con lo spirito di
resistente-combattente tanto vantato.
Una eventuale denuncia avrebbe solo dato
lustro e importanza alla sua
professionalità e sarebbe servita a
sollevare il problema in tempo anziché
attendere una serie di sgozzamenti
rituali per farlo.
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FRANZONI LIBERA |
4
aprile 2007 |
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Ho
purtroppo imparato a mie spese a
diffidare della giustizia italiana e
quindi, pur convinto della colpevolezza
della signora Franzoni per l'omicidio
del figlio, ritengo non ci siano prove
sufficienti, o comunque tali da
escludere altri possibili colpevoli, per
poterla condannare.
Anche a
me è antipatico il suo modo di fare ma
un buon giudice dovrebbe pronunciare la
sentenza esulando dalle proprie
opinioni, cosa che purtroppo non si
verifica, e limitarsi ad applicare la
legge in base alle prove certe e
inconfutabili.
Per
questo, proprio in rispetto della
giustizia, mi auguro che la signora
Franzoni venga assolta.
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