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						LE PARTI IN 
						ROSSO SONO STATE TAGLIATE DALLA REDAZIONE E NON 
						PUBBLICATE  | 
								 
								
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									lettera pubblicata da 
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									26 luglio
									2007  | 
								 
								
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									ORFANI DI SERIE A | 
									
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														Il PRC della Regione 
														Emilia-Romagna vuole 
														proporre una legge di 
														alto profilo sociale: 
														l'istituzione di un 
														fondo per garantire il 
														proseguimento degli 
														studi ed una opportunità 
														lavorativa agli orfani 
														delle vittime del 
														lavoro.  
													
														
														Ottima iniziativa se 
														non creasse una forte 
														discriminazione nei 
														confronti dei figli di 
														colori che sono orfani 
														per incidenti, per 
														malattie, che sono figli 
														di coppie separate o più 
														semplicemente di 
														genitori poveri o 
														indigenti. Insomma nei 
														confronti dei giovani 
														che per altre cause non 
														possono proseguire negli 
														studi.  
														
														E poi non è chiaro 
														se per le vittime del 
														lavoro nero, magari 
														clandestini, sono 
														previsti gli stessi 
														diritti oppure se il 
														privilegio è riservato 
														solo ai lavoratori 
														iscritti alla CGIL.  
												 
											 
										 
									 
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									Il Signor Mattias 
									Mainiero, redattore di Libero, mi ha 
									risposto (LEGGI) | 
								 
								
									
									
									 
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									lettera pubblicata da 
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									22 luglio
									2007  | 
								 
								
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									HARRY POTTER proletario qualsiasi | 
									
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														La rivelazione che nel nuovo libro 
														di Harry Potter ci sarà 
														un finale normale mi 
														lascia molto deluso.
														 
														
														
														
														Era facile credere che 
														il maghetto più famoso 
														del mondo si sarebbe 
														trasformato in una barca 
														a vela e sarebbe partito 
														per i mari del sud. 
														Invece si sposa e mette 
														al mondo tre figli. I 
														suoi lettori che si 
														attendevano un colpo 
														di magia, si ritrovano 
														con la storia di un 
														proletario qualsiasi.  
												 
											 
										 
									 
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									lettera pubblicata da 
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									19 luglio
									2007  | 
								 
								
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									COMUNISTI I quattrini battono le 
									bandiere rosse | 
									
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													Una pensionata ha scritto 
													che il sindacato CIGL a cui 
													è iscritta, non le da 
													sufficiente rappresentanza e 
													tutela, soprattutto in 
													riferimento all'aumento 
													della pensione troppo magro. 
													Arrivare a capire la realtà 
													delle cose a tarda età deve 
													essere umiliante e 
													deprimente.  
													
													Altri più perspicaci di 
													lei ci sono arrivati prima. 
													E' il caso di Lucarelli che 
													dovendo scegliere tra la 
													fedeltà alla squadra ed ai 
													suoi principi, sbandierati 
													per anni ad uso e consumo 
													dei fedeli tifosi comunisti, 
													e l'offerta di 4 milioni di 
													euro all'anno non ha perso 
													tempo a rinnegare Che 
													Guevara, i proletari, i 
													compagni, gli ideali ed il 
													suo ruolo di portabandiera 
													del calcio di sinistra e si 
													è trasferito in Ucraina. 
													 
													
													Niente di nuovo sotto il 
													sole: anche i comunisti 
													hanno un prezzo.  
											 
										 
									 
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									lettera pubblicata da 
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									STAMPA E GIUSTIZIA
									L'arroganza piegata | 
									
									 
									
									3 luglio
									2007  | 
								 
								
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													E facile che una persona 
													chiamata a decidere della 
													vita altrui, specialmente se 
													non dotata della giusta dose 
													di modestia e della 
													consapevolezza di ricoprire 
													un ruolo di servitore dello 
													stato e non quello di 
													depositario del bene e del 
													male, si lasci prendere la 
													mano dall'esaltazione del 
													suo ruolo e lo gestisca con 
													un orgoglio mal riposto.  
												
													
													Così può succedere, 
													quando qualcuno si permette 
													di mettere in dubbio il suo 
													operato o di criticare il 
													suo lavoro, che costui si 
													indispettisca e ricorra alle 
													sue prerogative per 
													denunciare colui che si "è 
													permesso" chiedendo 
													reclusione e denaro a 
													riparazione della lesa 
													maestà.   
												
													
													Ecco perché quando una 
													giusta sentenza passa sopra 
													all'arroganza, alla 
													superbia, ed assolve chi 
													nell'ambito dei sui diritti 
													costituzionali ha espresso 
													liberamente il suo pensiero 
													critico, la gente comune 
													prova una intima 
													soddisfazione e conserva la 
													speranza che comunque alla 
													fine giustizia sia fatta.  
												
													
													Mi riferisco alla 
													denuncia del signor Gherardo 
													Colombo, ex pm di Mani 
													pulite, contro il Direttore 
													di Libero Feltri che è stato 
													assolto dall'accusa di 
													diffamazione dopo otto anni 
													di giudizio ed una condanna 
													penale.  
											 
										 
									 
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									ALL'INIZIO  
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