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						LE PARTI IN 
						ROSSO SONO STATE TAGLIATE DALLA REDAZIONE E NON 
						PUBBLICATE  | 
								 
								
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									INCHIESTA PER L'UNITA'  | 
									
									 
									
									27 ottobre 2008  | 
								 
								
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															Sono rimasto 
															sorpreso dalla 
															conclusione della 
															signora Concita de 
															Gregorio, neo 
															direttrice 
															dell'Unità, che nel 
															suo libro dichiara 
															che gli uomini non 
															tirano lo 
															sciacquone. Mi 
															chiedo infatti come 
															abbia potuto 
															accertare questa 
															anomalia. Si è forse 
															introdotta nei cessi 
															degli uomini in 
															tutti i bar che 
															frequenta? O forse 
															nella sede 
															dell'Unità c'è un 
															bagno promiscuo? Non 
															credo sia così.
														  
														
															
															Molto 
															probabilmente la sua 
															inchiesta nasce da 
															un semplice 
															controllo nel bagno 
															di casa frequentato 
															dal marito e dai 
															figli.   
														
															
															Ma anziché scrivere 
															un libro, non faceva 
															prima a 
															rimproverarli senza 
															tirare in ballo chi, 
															come me, tira 
															regolarmente 
															l'acqua?  
														
															
															Ora dopo questa 
															grande scoperta, che 
															sicuramente è 
															entrata nel sociale 
															(non significa 
															nulla, ma è un 
															classico della 
															sinistra), vorrei 
															suggerire una nuova 
															inchiesta da 
															pubblicare 
															sull'Unità: "E' vero 
															che gli italiani 
															maschi e femmine non 
															si lavano il sedere 
															dopo aver usato il 
															gabinetto?". Credo 
															che l'Unità, nella 
															nuova veste da 
															tasca dei jeans 
															potrebbe colmare 
															questa grave lacuna.  
														
														Epifani visto qui a 
														Bologna sul palco ad 
														aizzare la folla 
														somigliava proprio ad 
														una belva in gabbia. 
														Mancava solo la bava 
														alla bocca a 
														testimoniare quanto 
														livore abbia lasciato in 
														lui la sconfitta 
														bruciante nel caso 
														Alitalia.  
													
														
														Ho il massimo rispetto 
														per tutti gli animali, 
														anche quelli pensanti, 
														ma ritengo opportuno 
														valutare la possibilità 
														dell'abbattimento di 
														questo pericoloso 
														soggetto perché prevedo 
														che possa sfogare l'odio 
														accumulato in nefaste 
														iniziative con il 
														rischio di recare danni 
														reali e permanenti alle 
														persone che ancora 
														credono in lui e a tutti 
														gli italiani.  
												 
											 
										 
									 
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									IDRANTI PER GLI STUDENTI  | 
									
									 
									
									22 ottobre 2008  | 
								 
								
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											Con vero piacere ho ascoltato le 
											ferme parole di Berlusconi sugli 
											interventi previsti contro le 
											manifestazioni studentesche.   
										
											
											Sono 40 anni che le scuole e 
											soprattutto le università godono 
											dello status di porto franco dove si 
											possono commettere reati contro la 
											libertà di opinione e di studio 
											grazie a dirigenze ed istituzioni 
											orbe che si sono ben guardate dal 
											ristabilire la legalità.  
										
											
											L'Art. 34 della Costituzione recita 
											"La scuola è aperta a tutti" 
											e sancisce il diritto allo studio, 
											diritto che deve poter essere   
										
											
											esercitato indipendentemente dal 
											pari diritto alla protesta degli 
											studenti che vogliono praticarla. 
										  
										
											
											Trovo veramente vergognose e 
											meschine le dichiarazioni di coloro 
											che giustificano questa incivile 
											protesta senza nemmeno accennare al 
											diritto degli altri studenti a cui 
											viene impedito l'accesso alle aule 
											ed allo studio.   
										
											
											Quella a cui assistiamo in questi 
											giorni non è una legittima 
											prerogativa ma una violenza ed un 
											sopruso che devono essere legalmente 
											perseguiti senza falsi buonismi.  
										
											
											Veltroni dice che così si alimenta 
											il fuoco? Consiglio di usare gli 
											idranti.  
									 
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									FASSINO DISCRIMINA  | 
									
									 
									
									16 ottobre 2008  | 
								 
								
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																Lasciano 
																perplessi le 
																affermazioni di 
																Fassino, che 
																valuta la 
																proposta delle 
																Lega di fare dei 
																corsi 
																differenziati di 
																lingua italiana 
																ai bambini 
																immigrati, come 
																una "proposta 
																abbietta che 
																inserisce la 
																discriminazione 
																nella scuola". 
																Questa 
																valutazione 
																riportata da 
																autorevoli, 
																quanto asserviti 
																quotidiani, fa 
																capire come sia 
																facile per un 
																politico 
																sacrificare ogni 
																principio, anche 
																sano, pur di 
																contraddire 
																l'avversario. E' 
																comunque 
																evidente che 
																Fassino, come 
																tutti gli altri 
																ipercritici o 
																mentono 
																spudoratamente 
																oppure sono 
																totalmente 
																digiuni di 
																conoscenza del 
																problema. Io che 
																invece un po' di 
																esperienza l'ho 
																fatta, mi 
																permetto di dire 
																che questa legge 
																sarebbe 
																assolutamente 
																necessaria 
																proprio per 
																evitare una 
																discriminazione 
																nei confronti 
																dei bambini 
																immigrati che 
																non conoscono la 
																nostra lingua. 
																Una famiglia di 
																immigrati, 
																vicina di casa, 
																ha iscritto 5 
																figli alle 
																scuole italiane. 
																Con l'aiuto mio 
																e di mia moglie, 
																hanno potuto 
																espletare tutto 
																ciò che era 
																necessario, 
																comprese le 
																vaccinazioni, ed 
																hanno iniziato 
																la frequenza 
																scolastica.  
															
																
																I più piccoli, 
																iscritti alla 
																prima, seconda e 
																terza classe, 
																dopo un anno 
																sapevano dirmi 
																il loro nome e 
																ciao. Immagino 
																tutta la loro 
																emarginazione e 
																il disagio che 
																hanno dovuto 
																subire in mezzo 
																ad altri ragazzi 
																e con gli 
																insegnanti privi 
																di ogni contatto 
																verbale.  
															
																
																Se a questo 
																aggiungiamo i 
																veti dei 
																genitori sugli 
																alimenti, sulla 
																piscina 
																ambosessi e 
																sulle gite 
																scolastiche, mi 
																chiedo se è 
																questa la 
																speranza che 
																offriamo ai 
																nostri piccoli 
																ospiti. Mi 
																chiedo se è 
																questo 
																che Fassino 
																intende per 
																accoglienza 
																ed integrazione.  
															
																
																Ora i due 
																ragazzi grandi 
																sono riusciti 
																con molta 
																fatica, anche se 
																non 
																completamente, 
																ad integrarsi 
																con i loro 
																compagni. Per i 
																tre piccoli 
																invece non c'è 
																stato il lieto 
																fine. Sono 
																tornati in 
																Pakistan dai 
																parenti a 
																studiare nella 
																lingua che 
																conoscono. Forse 
																se prima di 
																andare allo 
																sbaraglio 
																avessero fatto 
																un corso per 
																apprendere la 
																nostra 
																lingua, ora 
																avrebbero 
																dell'Italia una 
																opinione 
																migliore.  
														 
													 
												 
											 
										 
									 
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									PROFESSOR SARTORI Di cretini se ne 
									intende  | 
									
									 
									
									16
									ottobre 2008  | 
								 
								
									
									
									lettera pubblicata da 
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															Dare del tuttologo 
															in senso 
															dispregiativo a 
															Sartori può avere 
															anche una 
															giustificazione, 
															poiché a volte si 
															avventura in 
															discutibili 
															valutazioni 
															in settori a lui 
															sconosciuti 
															riportando 
															semplicemente 
															opinioni altrui e 
															senza verificarne 
															l'autenticità.  
															
															L'ultima sul clima, 
															ad esempio, è stata 
															davvero spassosa.
															 
															
															Però se dovesse 
															pubblicare, come 
															sembra, un libro dal 
															titolo "Cretini del 
															mondo" non avrei 
															alcuni dubbio sulla 
															sua competenza e 
															conoscenza e sulle 
															frequentazioni che 
															gli permettono 
															di testimoniare su 
															tale argomento con 
															la massima 
															autorevolezza.  
															
															E' risaputo 
															che difficilmente un 
															cretino ha 
															cognizione di 
															esserlo.  
													 
												 
											 
										 
									 
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									BERLUSCONI CI PORTA FORTUNA  | 
									
									 
									
									15 ottobre 2008  | 
								 
								
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											Un lettore, collegando le elezioni 
											di Berlusconi ad altrettanti fatti 
											negativi come l'attacco alle Torri 
											gemelle ed il crollo di Wall Strett, 
											dubita sulla fortuna di Berlusconi. 
											Il lettore però non si figura come 
											sarebbe stata gestita la situazione 
											se questo fosse accaduto durante il 
											mandato di Prodi. Visto come ha 
											gestito Napoli e Alitalia penso che 
											ci avrebbe portato veramente al 
											disastro.  
										
											
											La presenza di Berlusconi non è 
											quindi da collegare con la "sfiga" 
											ma con la buona sorte.  
									 
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									CASO PETRELLA Madame Sarkozy e il 
									(non) rispetto  | 
									
									 
									
									14 ottobre 2008  | 
								 
								
									
									
									lettera pubblicata da 
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														La vicenda della mancata 
														estradizione dalla 
														Francia della terrorista 
														Petrella, ha fatto 
														capire che neanche 
														Sarkozy si sottrae ad 
														una regola che colpisce 
														molti uomini: padroni 
														fuori casa ma in 
														famiglia comanda la 
														moglie. La consorte 
														Carla Bruni aveva 
														promesso alla Petrella 
														che non sarebbe stata 
														inviata in Italia a 
														scontare la pena e lui 
														non ha trovato di 
														meglio, per giustificare 
														il voltafaccia, di 
														accampare una esigenza 
														umanitaria.  
														
														Forse i coniugi Sarkozy 
														pensano che in Italia 
														non esista umanità e che 
														la terrorista verrebbe 
														gettata a marcire nelle 
														segrete di qualche 
														galera? Certo la 
														signora, evidentemente 
														più bella che 
														intelligente, ha poco 
														rispetto per lo stato 
														che le ha dato i natali 
														perché sa benissimo che 
														anche da noi un detenuto 
														in fin di vita viene 
														ricoverato in ospedale. 
														La differenza è che la 
														Petrella a Parigi è una 
														ricoverata in libertà, 
														mentre in Italia sarebbe 
														una ricoverata sotto 
														custodia.   
													
														
														E tra le due situazioni 
														è più giusta la seconda, 
														almeno per un forma di 
														rispetto nei confronti 
														dei familiari delle 
														vittime.  
												 
											 
										 
									 
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									TORNA 
									ALL'INIZIO  
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