LE PARTI IN
ROSSO SONO STATE TAGLIATE DALLA REDAZIONE E NON
PUBBLICATE |
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IN NOME DEL POPOLO ITALIANO |
27
febbraio 2007 |
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Giorgio Napolitano vorrebbe
essere il Presidente di tutti
gli italiani, ma proprio non ce
la fa. Fin dall'esito delle
votazioni si sapeva che questo
governo non poteva governare e
men che meno fare le riforme e
le opere pubbliche di cui il
paese ha bisogno. Ma Ciampi ha
voluto provare ugualmente ed i
risultati si sono visti.
Ora Napolitano aveva la buona
occasione per rimandare tutti
alle urne e trovare un governo
più stabile. Ma ha dovuto pagare
il debito della nomina e così ha
riproposto Prodi pur sapendo che
i nodi di TAV, Afganistan,
pensioni, rigassificatori,
liberalizzazioni,
ecc. porteranno solo ad
ulteriori paralisi governative e
ad un'altra caduta.
Evidentemente il suo interesse
primario non corrisponde
all'interesse del popolo
italiano.
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PANTA REI |
23
febbraio 2007 |
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La notizia del giorno è la
caduta di Prodi. Era talmente
prevedibile che è stato come
vincere una partita con l'ultima
in classifica. La caduta di un
forte può soddisfare un senso di
giustizia nei confronti dei
deboli, ma la caduta di una
mortadella lascia solo la
sensazione di tempo e di
occasioni perdute, di progetti
abbandonati, di decadenza e di
regresso.
Certamente
non andremo alle elezioni perchè
i sinistri faranno carte false
pur di non mollare lo scranno,
lo stipendio e la pensione che
sta maturando. Dovremo quindi
vivere ancora per un po' con il
senso di oppressione, di
insicurezza e di smarrimento che
pervade molti cittadini italiani
e che certo non favorisce la
nostra società.
Ma tutto passa e passerà anche
Prodi e tutta la sua armata
brancaleone. Basta attendere.
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lettera pubblicata da
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IL CAPITOMBOLO Due volte nella
stessa trappola |
23
febbraio 2007 |
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Sembra che
l'utile idiota abbia già
terminato il suo compito.
Come la volta precedente la
sinistra ha usato Prodi per
arrivare al governo, non avendo
la faccia per presentarsi con un
proprio candidato, ed ora lo
scarica in tempi ancora più
brevi della volta precedente. Ci
aspettiamo adesso la nomina di
un esponente di sinistra ad
occupare un posto che gli
italiani non gli hanno
assegnato. Solo dei coglioni
possono cadere due volte nella
stessa trappola.
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lettera pubblicata da
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DILIBERTO Dalle parole al
kalashnikov |
17
febbraio 2007 |
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Secondo Diliberto bisogna far vedere
in tutti i modi che Berlusconi fa
schifo e che va rimarcata la
differenza.
Credo che anche Berlusconi ci tenga
a rimarcare la differenza tra lui e
Diliberto.
Certo se queste sono le parole di un
professore universitario non c'è da
meravigliarsi che alcuni giovani,
istigati alla violenza, si
convincano che il solo modo per
instaurare la democrazia in Italia
sia quello di attuare attentati ed
armarsi con i kalashnikov.
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lettera pubblicata da
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LIBERTA' RELIGIOSA C'è ma solo se
fa comodo ai comunisti |
08 febbraio 2007 |
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Catia
Belillo deputato dei Comunisti Italiani
ha dichiarato alla camera: "La libertà
di religione è un diritto inviolabile,
ma uno stato laico e democratico ha il
dovere di limitarla: questa libertà come
quella di opinione e di coscienza, non
può essere illimitata se lo Stato è
laico e democratico!" Dunque uno stato
democratico, secondo la signora,
dovrebbe limitare il diritto di opinione
e di coscienza ed i cittadini (massa
proletaria) dovrebbero adottare le
opinioni e la coscienza che vengono
decise da gente come lei.
Ricordate? "evviva il comunismo e la
libertà"
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lettera pubblicata da
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LAUREA HONORIS CAUSA A Roberto
Benigni poeta raffinato |
09 febbraio 2007 |
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La
laurea Honoris Causa conferita a
Benigni per meriti poetici mi ha fatto
tornare in mente una lirica scritta
dallo stesso Benigni che chiaramente
illustra il suo livello di raffinatezza
culturale e poetica e che sicuramente la
commissione universitaria incaricata del
conferimento avrà preso in esame: "Se
quella notte, per divin consiglio, la
Donna Rosa, concependo Silvio, avesse
dato ad un uomo di Milano invece della
topa il deretano, l'avrebbe preso in
culo quella sera sol Donna Rosa a non
l'Italia intera."
Strano
che nessuno abbia pensato al Premio
Nobel, visti i precedenti. Credo che, se
quanto augurato alla madre di Berlusconi
fosse accaduto a quella di Benigni, la
perdita sarebbe stata trascurabile.
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