| 
				
					
						| 
							
								
									|  |  
									|   |  
									| 
									Sezione 
									dedicata alla massima autorità in materia: Antonio di Pietro  |  
									|  |  
									| 
 |  
									| 
										
											|  | 
									EUGENIO SCALFARI |  
											| QUELLO 
											CHE DICE ..... |  
											| Novembre 
											2010. 
											Commentando il 
											TV la sospensione di Feltri per tre 
											mesi, con il divieto di scrivere 
											articoli giornalistici, il 
											paladino della rettitudine 
											Eugenio Scalfari ha detto: "Che 
											Vittorio Feltri non sia stato 
											radiato, mi ha stupito". Come 
											sappiamo la sospensione è 
											conseguente alla denuncia fatta sul 
											Giornale delle malefatte di Boffo.
 Certo che se Scalfari fosse stato 
											radiato ogni volta che sputtanava 
											qualcuno senza mai pagarne le 
											conseguenze, ora il paladino 
											della rettitudine potrebbe fare 
											il portiere d'albergo.
 |  
											| ..... 
											E QUELLO CHE FA |  
											| Tre 
											casi: Scalfari è uno dei firmatari 
											del manifesto contro il commissario 
											Calabresi che ne ha provocato 
											l'assassinio. Dalla sua falsa 
											accusa contro il generale De Lorenzo 
											di tentato golpe (assolto) è 
											sfuggito con l'immunità 
											parlamentare.
 Diede anche una 
											grossa mano a sostenere al denuncia 
											contro il presidente Leone costretto 
											a dimettersi e poi riconosciuto 
											innocente.
 |  |  
									| 
 |  
									| 
										
											|   | 
									LUIGI DE 
									MAGISTRIS |  
											| QUELLO 
											CHE DICE ..... |  
											| Novembre 
											2010. 
											L'Italia dei valori è il partito che 
											segue un codice etico interno: 
											divieto di candidatura per chi è 
											indagato e divieto di assumere o 
											mantenere incarichi di governo per 
											chi è rinviato a giudizio. «Noi ci 
											siamo dati questo codice perché la 
											questione morale riguarda chi è 
											presente nelle istituzioni e 
											approfitta di questo ruolo», 
											ribadiva Di Pietro il 28 dicembre 
											2008 al termine degli incontri del 
											suo partito in Sardegna. Ora è De Magistris 
											a essere indagato, insieme ad altri 
											sette pm di Salerno, nel filone 
											dell’inchiesta Why Not. Il 
											magistrato dovrà rispondere delle 
											deposizioni rese alla procura di 
											Salerno nel dicembre 2008: 
											denunciava di essere stato vittima 
											di una manovra dei colleghi di 
											Catanzaro per delegittimare le sue 
											indagini. |  
											| ..... 
											E QUELLO CHE FA |  
											| De Magistris dichiara in TV che 
											«L’ipotesi di reato è del tutto 
											infondata. È ridicola e grottesca». 
											Non pare intenzionato a farsi da 
											parte. Anzi. «Sarò indagato per i 
											prossimi 30 anni. Su di me sono 
											stati aperti più di 100 
											procedimenti, un numero superiore a 
											quello che riguardò i pm di Mani 
											Puliti», è la previsione tra il 
											serio e il sarcastico dell’ex 
											magistrato. In parole povere, pur 
											essendo indagato, non si dimette. E 
											del codice etico dell'IdV che ne 
											facciamo? Bisogna però anche capire il lato 
											umano della faccenda. Come deputato 
											europeo prende 14 mila euro al mese. 
											Per il suo mandato di cinque anni 
											intasca 840 mila euro. Perché 
											rinunciare? Per un ca... di codice 
											etico? Giammai! |  |  
									| 
 |  
									| 
										
											|  | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
											| QUELLO 
											CHE DICE ..... |  
											| Novembre 
											2010. Tonino commenta la 
											dichiarazione di Berlusconi "Meglio 
											guardare le belle donne che essere 
											gay" con queste parole: "Il posto 
											ideale per Berlusconi non è Palazzo 
											Chigi ma una bettola di periferia 
											..... vive nell'era della 
											discriminazioni razziali, sessuali, 
											etniche e religiose".
 |  
											| ..... 
											E QUELLO CHE FA |  
											| Memoria 
											corta del moralizzatore dei costumi 
											italiani che nel 2008 partecipa alla 
											trasmissione radiofonica 
											Klauscondicio dove l'intervistatore 
											Davi chiede: "Senta lei è 
											macho.." e Di Pietro risponde"Grazie 
											a Dio!".
 Altra domanda: "E’ mai 
											stato corteggiato da un uomo"?
 Risposta: "Meglio tombeur de femmes 
											che tombeur d’hommes". Che detta in 
											parole povere significa che è meglio 
											andare con le donne che con i gay.
 Vedi: http://www.youtube.com/watch?v=Jj-yGyRjpTY
 |  |  
									| 
 |  
									| 
										
											|  | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
											| QUELLO 
											CHE DICE ..... |  
											| Marzo 
											2010. C’è un golpe in Italia dice 
											Tonino e chiama tutti in piazza. Il 
											TAR ha riammesso la lista Formigoni 
											alle elezioni regionali in 
											Lombardia. Secondo Di Pietro la 
											lista di Formigoni conteneva firme 
											irregolari e la sua accettazione è 
											un duro colpo alla democrazia 
											italiana. Tra urla e strepiti esorta 
											tutti ad andare in piazza per 
											protestare contro questo presunto 
											golpe che ha la complicità di 
											Napolitano e dei giudici. |  
											| ..... 
											E QUELLO CHE FA |  
											| Memoria 
											corta del leader Idv che nel 2005 fu 
											beccato con le firme non solo 
											discutibili, ma addirittura false. 
											Lo sa bene Antonio Di Pietro dal 
											momento che dinanzi alla sentenza di 
											un giudice (passata in giudicato) 
											che certificò la «falsificazione 
											sistematica e la dolosa 
											duplicazione» delle firme per la 
											presentazione delle liste del suo e 
											di altri partiti. Furono interrogate 
											circa 3mila persone e ben 1.800 di 
											esse disconobbero le firme. Le 
											elezioni si fecero Io stesso, 
											contemporaneamente partì il processo 
											con 50 capi d'imputazione e tutti 
											nel 2007 vennero dichiarati 
											colpevoli di falso, falsa 
											certificazione ed uso di atto di 
											falso (da 2 a 6 anni di pena). La 
											solita leggina salvò un po' tutti 
											perché concesse l'oblazione che 
											estingueva il reato. Vi ricorsero 
											tutti, Di Pietro compreso che versò 
											l'oblazione di circa 2mila euro per 
											sistemare le falsità contenute nella 
											sua lista elettorale. |  |  
									| 
								
									| 
 |  
									| 
										
											|  | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
											| QUELLO 
											CHE DICE ..... |  
											| Ottobre 
											2009. L’ex pm sta girando le piazze 
											italiane per raccogliere firme 
											contro il Lodo Alfano, che definisce 
											«vergognoso» per le immunità che 
											garantisce alle più alte cariche 
											dello Stato. E dichiara, riferendosi 
											a Berlusconi: "Mi auguro che, come 
											me, rinunci all’immunità e accetti 
											il giudizio del giudice terzo". Ha anche aggiunto che Berlusconi «Si 
											avvale del Lodo Alfano anche per 
											sfuggire alla mia querela per 
											diffamazione. Aveva detto di avere a 
											disposizione delle carte che 
											provavano il fatto che la mia laurea 
											non fosse valida. È vergognoso usare 
											il Lodo Alfano anche per difendersi 
											dall’accusa di diffamazione».
 |  
											| ..... 
											E QUELLO CHE FA |  
											| Nel 
											febbraio 2003 pubblica per la 
											seconda volta sul sito internet 
											dell'Italia dei valori un articolo 
											diffamatorio nei confronti del 
											giudice Verde. I legali del giudice 
											chiedono 150mila euro di 
											risarcimento. Il 6 
											febbraio scorso spara pubblicamente: 
											«Con riferimento alle notizie di
											
											stampa 
											che ipotizzano ciò che io andrei a 
											sostenere al Parlamento europeo la 
											prossima settimana, specifico che 
											non chiederò l’immunità, ma che il 
											procedimento civile prosegua.
 Il 
											Parlamento europeo, con 654 sì e 11 
											no e 13 astenuti, ha deciso di non 
											revocare l’immunità che Di Pietro 
											stesso aveva chiesto dopo averlo 
											pubblicamente negato.
 |  |  
 |  
									| 
									 | 
									CONCITA DE 
									GREGORIO |  
									| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
									| 
									Settembre 2009. 
									La direttora Concita De Gregorio, nel suo 
									Filo rosso ci racconta che il vero Paese è 
									questo: «La rivolta di precari e operai». 
									Cioè l’Italia da salvare, l’Italia da 
									tutelare, l’Italia che l’Unità sposa, 
									appoggia, spalleggia. Scrive: «Parliamo del 
									Paese dove viviamo tutti noi. Gli operai 
									della Stanic, i precari della scuola 
									accampati in una specie di campo Rom davanti 
									al ministero».  |  
									| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
									| 
									Concita De 
									Gregorio i suoi precari li «licenzia» tutti, 
									li caccia prima di assumerli, li manda via 
									senza una sola garanzia. Ne aveva 23, fino a 
									pochi mesi fa. Ventitré persone in bilico, 
									con contratti a termine o di collaborazione, 
									ventitré di loro. Non ci sono più. Fatti 
									fuori senza quel logorio interiore che 
									invece viene spacciato a buon mercato sulle 
									colonne del giornale che l'Unità quando si 
									parla del governo che affama i lavoratori. E 
									durante questa nobile campagna mandava a 
									casa i suoi lavoratori precari. «Noi eravamo 
									imbarazzati», dicono adesso i giovani che il 
									posto l’hanno perso. «Ci cacciavano e mentre 
									lo facevano pubblicavamo almeno quattro 
									copertine di appoggio ai precari».  |  
									|  |  
									| 
								
									| 
 |  
									| 
										
											|  | 
									BEPPINO ENGLARO |  
											| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
											| Agosto 2009. Un 
											uomo, dopo aver tentato il suicidio, 
											è entrato in coma e un'infermiera, 
											convinta di assecondare la sua 
											volontà, ha pensato di mandarlo 
											all'altro mondo con un'iniezione 
											letale, considerando che l'uomo «non 
											aveva alcuna possibilità di 
											sopravvivere e i genitori lo 
											sapevano». Questione di giorni, 
											forse di ore e l'agonia sarebbe 
											finita. E che cosa 
											dichiara il nostro Beppino Englaro 
											sulla vicenda? Dice, citando 
											testualmente, «che è una storia 
											sconvolgente perché la persona che 
											ha deciso di porre fine alla propria 
											vita non ha fornito, a parte 
											il gesto estremo che ha messo in 
											atto, elementi per 
											stabilire quale fosse la sua 
											effettiva volontà». E, tanto per 
											ribadire il concetto aggiunge: «In 
											assenza di questi elementi nessuno 
											deve permettersi di decidere della 
											vita altrui».
 |  
											| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
											| Ma non è stato 
											proprio lui, Beppino Englaro, sei 
											mesi fa, a trovare un’equipe di 
											medici e infermieri che attuasse il 
											famoso e famigerato «protocollo» per 
											accelerare la fine di Eluana, 
											lasciandola morire di fame e di 
											sete? Forse quella «dolce morte», in 
											effetti non proprio dolce (arresto 
											cardiaco in seguito a totale 
											disidratazione), di quella giovane 
											donna che era sua figlia, è davvero 
											da considerarsi un caso a parte, 
											motivato e determinato da 
											schiaccianti e copiose prove della 
											volontà di Eluana di voler morire? Forse il tentato suicidio non è da 
											considerare una dichiarata volontà 
											di porre fine alla propria vita? 
											Eluana non ha lasciato alcun 
											riferimento alla volontà di morire. 
											E' stato Beppino a decidere che così 
											fosse. Non colgo la differenza tra 
											la sua azione e quella 
											dell'infermiera.
 Da paladino 
											dell'eutanasia a paladino della 
											sacralità della vita. Un 
											saltimbanco.
 |  |  |  
									| 
 |  
									| 
										
											|  | 
									OSCAR LUIGI 
									SCALFARO |  
											| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
											| Luglio 2009. In 
											una intervista a Repubblica afferma 
											il premier deve «dare spiegazioni in 
											Parlamento» e rispondere alle «dieci 
											domande» del tormentone di 
											Repubblica. Deve «chiedere scusa al 
											Parlamento e ai cittadini», perché 
											«un po’ di cenere in capo 
											converrebbe anche a lui». Lo chiede 
											in nome di «chiarezza e verità», 
											princìpi che gli sono stati «sempre 
											a cuore nell’attività politica». |  
											| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
											| Esempio pratico 
											di un sepolcro imbiancato. Nessuno 
											si è dimenticato che nel 1993, 
											quando era Presidente della 
											Repubblica, scoppiò lo scandalo sui 
											presunti fondi neri, dispensati dai 
											servizi segreti ai ministri degli 
											Interni, compreso il periodo in cui 
											lui era Ministro. E che cosa fece, 
											rispose alle domande? Chiese scusa 
											al Parlamento? Affrontò a viso 
											aperto le accuse, invocando 
											l’intervento della magistratura 
											senza sottrarsi ad ogni immunità ed 
											impunità, perché il Paese ha diritto 
											di sapere? Neanche per idea. Ebbe 
											solo la faccia tosta di presentarsi 
											in televisione a reti unificate per 
											dichiarare "... a questo gioco al 
											massacro io non ci sto". Comodo no?
 |  |  
									| 
 |  
									| 
										
											|  | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
											| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
											| «È 
											stato fatto un decreto governativo - 
											ha proseguito - in cui si dice che, 
											per motivi di opportunità, purché 
											sia al seguito del sultano di turno, 
											si può salire sugli aerei militari e 
											andare a fare nani e ballerine nelle 
											residenze del satrapo di turno» Per Di Pietro, «questo è un peculato 
											di fatto, non più previsto come 
											reato perché appunto è stato fatto 
											il lodo Apicella, dopo il lodo 
											Alfano: cioè è stato fatto - ha 
											concluso il leader dell'Idv - un 
											decreto che permette anche a nani e 
											ballerine di andare sugli aerei di 
											Stato per rallegrare le serate del 
											nostro satrapo».
 |  
											| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
											| Nell'estate 2006 
											l'allora ministro Antonio di Pietro 
											è andato a tenere una lezione 
											all'Università di Castellanza. Una 
											Università privata, per fare una 
											lezione privata. Ci andò con un volo 
											di stato pagato dai contribuenti. |  |  
									| 
 |  
									| 
						
							| 
							 | 
									RENATO SORU |  
							| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
							| 
							Renato Soru, candidato 
							governatore della Sardegna e patron di Tiscali aveva 
							rassicurato tutti in tv: «Il momento è difficile per 
							le aziende di tutto il mondo ma credo che Tiscali, 
							per quello che potrò fare e per quello che potrò 
							suggerire, non lascerà a casa nessuno». Era il 7 
							dicembre 2008 e davanti a Fabio Fazio, a Che tempo 
							che fa, il dimissionario governatore seminava 
							promesse: «Seppure non abbia alcun ruolo 
							nell’azienda, certamente la società metterà al primo 
							posto la tutela dei lavoratori».  |  
							| 
									..... 
									E QUELLO CHE FA |  
							| 
									21 gennaio 2009 
									- Notizia ufficiale battuta da tutte le 
									agenzie di stampa: Tiscali manderà a casa 
									250 lavoratori, su un totale di 850 
									dipendenti in Italia. In pratica un terzo 
									del personale per una cura dimagrante da 
									cavallo.  |  |  
									| 
 |  
									| 
						
							| 
							 | 
									WALTER
									
									CHAVèZ |  
							| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
							| 
							novembre 2008 - Non ha 
							risparmiato parole di fuoco al Circo Massimo, 
							davanti ad una platea di scalmanati, contro il 
							governo e la Gelmini per i tagli alla scuola. Era 
							molto preoccupato per i possibili tagli ai posti di 
							lavoro ed alla ricerca tanto da chiedere a 
							Berlusconi di ritirare il decreto. |  
							| 
									..... 
									E QUELLO CHE FA |  
							| 
									novembre 2008 - 
									Licenzia in tronco 62 funzionari (38 dei DS 
									e 24 della Margherita) ai quali era stato 
									promesso la continuità di lavoro con il 
									passaggio al PD. Il commento di Giuseppe 
									Caldarola ex direttore dell'Unità: "La 
									sinistra è come la Cecenia, i cecchini 
									sparano a vista", "Siamo finiti nel partito 
									degli energumeni", "(Veltroni) sogna Obama, 
									ma somiglia a Chavèz". E veltroni? Laconico 
									il suo commento: "Yes, we can". |  |  
									| 
 |  
									| 
						
							| 
							 | 
									CARLA' BRUNI' IN 
									SARKOZY |  
							| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
							| 
							novembre 2008 - Dichiara 
							in una intervista al Journal du Dimanche: "Mi fa uno 
							strano effetto sentire Berlusconi scherzare sul 
							fatto che Obama è abbronzato. Si metterà tutto 
							questo sul conto dell'umorismo. Ma spesso sono molto 
							felice di essere diventata francese". |  
							| 
									..... 
									E QUELLO CHE FA |  
							| 
									gennaio 2008 - 
									Rilasciava la seguente intervista: "Non sono 
									affatto francese e ho il passaporto 
									italiano. Mi piace essere italiana, mi piace 
									il temperamento e il cibo italiano. I 
									francesi? Miserabili e sempre negativi". 
									Non si può 
									pretendere da una modella e cantante (?) 
									oltre alla bellezza anche l'intelligenza. 
									Povero Sarkozy, quanto resisterà? |  |  
									| 
 |  
									| 
						
							| 
							 | 
									VITTORIO ZUCCONI |  
							| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
							| 
							novembre 2008 - Nel suo 
							ultimo post di Repubblica, allibito da Berlusconi 
							che definisce abbronzato Barak Obama, scrive: "... 
							delle coglionate che dice il nostro Bigolo Uomo 
							Biango, che non impallidisce mai perché ha due dita 
							di vernice sulla faccia ...". |  
							| 
									..... 
									E QUELLO CHE FA |  
							| 
									ottobre 2008 - 
									Scrive su
									
									Repubblica: "I Democratici non credono 
									ai sondaggi che continuano a dare Obama 
									avanti di XXX punti (mettete la cifra che 
									preferite, da 1 a 12) e fanno gli scongiuri. 
									I Repubblicani non credono ai sondaggi e 
									fanno sapere che stanno rimontando e sono a 
									tiro (politicamente parlando) di Obama. I 
									commentatori che fino a dieci giorni fa 
									calcolavano il margine di vittoria del 
									senatore abbronzato 
									e la batosta della Fata Turchina dei 
									ghiacciai con il suo rimorchio senile ora 
									non si fidano dei sondaggi. Ma chi crede 
									ancora a questi benedetti sondaggi, a parte 
									Silvio Berlusconi?" 
							 
									Zucconi... di 
									nome e di fatto - NOMEN OMEN. |  |  
									| 
 |  
									| 
						
							| 
							 | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
							| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
							| 
							settembre 2008 - Durante 
							le manifestazione dei dipendenti Alitalia è arrivato 
							con il suo megafono per dire: "...pensiamo che 
							esistano delle violazioni di legge nella procedura 
							di vendita di Alitalia". 
							 
							Ha addossato la colpa 
							della situazione al governo che vuole mandare sul 
							lastrico cinquemila persone mentre "noi avevamo 
							trovato una soluzione e un compratore che salvava il 
							personale". Si riferiva all'Air France.
							
							 
							Ha aggiunto che "Si 
							voleva gettare a mare Fiumicino per fare spazio 
							ancora una volta a Malpensa, che ha già fallito 
							tutti i suoi obiettivi". |  
							| 
									..... 
									E QUELLO CHE FA |  
							| 
									marzo 2008 - 
									Quando toccava a lui ed ai suoi alleati 
									trovare una soluzione disse che "Quella di 
									Air France è una offerta umiliante, un danno 
									per la compagnia, per le maestranze, per il 
									Paese, una proposta finalizzata unicamente 
									al profitto dell'offerente". 
									Disse anche che 
									"Malpensa, da sola, vale dieci volte 
									Alitalia e dovremmo tutti impegnarci per 
									salvaguardarla". |  |  
									| 
 |  
									| 
									 | 
									Il quotidiano 
									L'UNITA' |  
									| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
									| 
									Scrive: "Il 
									cristianesimo in Italia è al lumicino. E' 
									ormai palese. Oggi qui da noi con l'aria che 
									tira metterebbero San Francesco in 
									galera.... L'Italia ha dimenticato che Gesù 
									è stato inchiodato alla croce proprio perché 
									aveva scelto i poveri in spirito". |  
									| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
									| 
									Da quando è 
									stata fondata, L'Unità ha combattuto in 
									tutti i modi la Chiesa cattolica facendo in 
									modo di cancellare totalmente la religione 
									dalla vita dei compagni per sostituirla con 
									l'ideologia comunista. |  
									| 
 |  
									| 
									 | 
									MASSIMO D'ALEMA  |  
									| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
									| Diffida la 
									Chiesa dall'avvicinarsi al Governo per non 
									cedere "alla tentazione del potere" e 
									spiega al Papa che "La tentazione del 
									potere è demoniaca e sempre, nella storia 
									della Chiesa, è stata origine di misfatti". |  
									| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
									| 
									Come dirigente 
									del PCI ha fatto parte di un movimento 
									comunista internazionale che sulla natura 
									demoniaca del potere ha una esperienza 
									consolidata e sui misfatti che ha lasciato 
									nel mondo una responsabilità che non si 
									cancellerà facilmente. |  
									| 
 |  
									|  | 
									MARCO TRAVAGLIO |  
									| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
									| Durante 
									un’intervista televisiva, Travaglio aveva 
									citato un brano di un proprio libro in cui 
									si diceva che il presidente di Palazzo 
									Madama aveva avuto rapporti affaristici con 
									persone poi condannate per mafia. Travaglio 
									ha accusato Schifani, Presidente del Senato, 
									di frequentazioni mafiose perché nei primi 
									anni ottanta ha avuto rapporti con Nino 
									Mandalà che vent'anni dopo viene condannato 
									per mafia. |  
									| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
									| 
									D’Avanzo su 
									Repubblica ha riportato un’intercettazione 
									telefonica del 2002 tra Travaglio e Pippo 
									Ciuro, maresciallo della Dia poi condannato 
									per favoreggiamento a Michele Aiello, 
									condannato a 14 anni per mafia.  
									Secondo 
									D’Avanzo, Travaglio sarebbe stato ospite per 
									le sue vacanze in Sicilia dello stesso 
									Aiello, tramite la mediazione di Ciuro. 
									Insomma, anche lui avrebbe «amicizie 
									pericolose».  |  
									| 
 |  
									|  | 
									BEPPE GRILLO |  
									| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
									| 
									«Per accrescere 
									l’offerta di energia elettrica non è 
									necessario costruire nuove centrali, di 
									nessun tipo. La prima cosa da fare è 
									accrescere l’efficienza e 
									ridurre gli sprechi, 
									accrescendo al contempo l’efficienza con cui 
									l’energia prodotta viene utilizzata dalle 
									utenze (lampade, elettrodomestici, 
									condizionatori e macchinari industriali)." 
									Ha anche 
									presentato il sistema di pannelli solari che 
									ha montato sulla sua abitazione di via dei 
									Marsano 8, a Genova, un impianto 
									fotovoltaico di 25 metri quadrati da 2 
									kilowatt di potenza per la produzione di 
									energia "fatta in casa". Secondo lui questo 
									gli consente di «rivendere la quota di 
									energia elettrica prodotta in eccesso». 
									Insomma un «contatore che gira al 
									contrario», salvaguardando 
									contemporaneamente ambiente e portafoglio. |  
									| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
									| 
										
											
												
												A 
												conti fatti il suo sistema di 
												produzione energetica potrebbe 
												garantire acqua calda un giorno 
												sì e tre no.  
												Il 
												quotidiano Il Riformista si è 
												procurato le bollette di Grillo 
												per vedere se effettivamente il 
												suo sistema di produzione di 
												energia elettrica gli consente 
												di ridurre al minimo i suoi 
												consumi o addirittura di 
												guadagnare. 
												
												Sorpresa! Il nostro maestrino 
												paga, in un mese, una bolletta 
												Enel da 851,33 euro. 
												
												Quindi la famiglia Grillo 
												consuma, a livello di 
												chilowattore (kWh), 
												ogni mese 
												l’equivalente annuo 
												di una famiglia italiana 
												composta da 4 persone (3.301 kWh). 
												Una media mensile che porta il 
												consumo annuo di casa Grillo 
												alla cifra monstre di 37.520 kWh.
												 |  
									| 
 |  
									| 
									 | 
									MARIA TERESA 
									FERNANDEZ DE LA VEGA |  
									| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
									| La signora Maria 
									Teresa Fernandez De la Vega è la 
									vicepresidente di Zapatero, rispondendo ad 
									una domanda sulle misure italiane contro 
									l'immigrazione clandestina, le ha definite 
									portatrici di "violenza, razzismo e 
									xenofobia" ed ha puntualizzato di non 
									condividere "la politica di espulsioni" a 
									suo parere attuata in Italia. |  
									| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
									| Il 3 
									ottobre 2005 il suo capo ha 
									ha 
									schierato l’esercito con l’ordine di sparare 
									su coloro che illegalmente dal Marocco 
									entravano in Melilla. Questo intervento ha 
									provocato cinque 
									morti e un centinaio di feriti tra i 
									seicento africani che cercavano di 
									raggiungere il territorio spagnolo sulla 
									costa marocchina. Questa è la politica 
									dell'immigrazione del compagno Zapatero. La 
									nostra politica di espulsione non arriverà 
									mai a tanto. |  
									| 
 |  
									| 
										
											|  | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
											| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
											| "Queste 
									sarebbero le centrali nucleari sicure che 
									vogliono costruire anche in Italia? Quelle 
									per cui la Ue lancia l'allarme atomico? Sono 
									soldi sprecati per una tecnologia pericolosa 
									e obsoleta". Lo afferma il presidente dell'IDV 
									Antonio Di Pietro, commentando l'incidente 
									che si e' verificato nell'impianto di Krsko 
									a 130 km da Trieste. "L'IDV -conclude Di 
									Pietro- chiede che si investa nella ricerca 
									sul nucleare di quarta generazione, ma oggi 
									punta sulle energie alternative, rinnovabili 
									e sicure, come il solare e l'eolico".-- |  
											| ..... 
									E QUELLO CHE FA |  
											| Nel marzo 2007 
									la Regione Molise ha affondato il progetto 
									del primo parco eolico off-shore italiano 
									(54 pale alte tra i 60 e gli 80 metri) che 
									sarebbe potuto sorgere a tre chilometri 
									dalle coste di Termoli, proprio davanti a 
									casa del ministro Di Pietro. Il presidente della 
									Regione Michele Iorio, sulla scia di un 
									crescente malcontento della Provincia, dei 
									sindaci della zona, degli operatori 
									turistici e del più illustre molisano, il 
									ministro delle Infrastrutture Antonio Di 
									Pietro, che lamentavano una deturpazione del 
									paesaggio, è stato costretto a bocciare il progetto. |  |  
									| 
 |  
									| 
						
							| 
							 | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
							| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
							| 
							giugno 2008 - ''Le 
							intercettazioni sono strumento vitale per condurre 
							la lotta alla criminalità organizzata, al 
							terrorismo, al contrabbando, alla droga, alla 
							corruzione del sistema economico e per smascherare i 
							manovratori che spesso si nascondono a livello politico''. 
							«le 
							intercettazioni telefoniche stanno alla lotta alla 
							criminalità come il bisturi sta al chirurgo in sala 
							operatoria. Sono necessarie -dunque- per curare il 
							malato dal male. Perchè dobbiamo evitare di togliere 
							ai magistrati uno strumento importantissimo di 
							indagine. Per questa ragione ritengo che la proposta 
							del premier sia criminogena, in quanto tende ad 
							assicurare impunità a tanti criminali che commettono 
							reati e a impedire alla magistratura di scoprirli».
							 |  
							| 
									..... 
									E QUELLO CHE FA |  
							| 
									"Porre limiti 
									all'ìnvasione della sfera privata. Prevedere 
									sanzioni durissime per chi diffonde le 
									notizie". Questo è quanto Di Pietro dichiarò 
									alla rivista Gente un anno fa, quando era un 
									ministro del governo Prodi. 
									Quando Mastella 
							nel mese di luglio 2006 presentò un decreto legge 
							per riformare la legge sulle intercettazioni 
							telefoniche Di Pietro dichiarò che era necessaria 
							qualche modifica per poterlo approvare. Il ministro 
							per le Infrastrutture aggiunse di aver affidato 
							all'ufficio legislativo del suo ministero il compito 
							di studiare le modifiche al testo. Quindi niente in 
							contrario.  |  |  
									| 
 |  
									| 
						
							| 
									
									 | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
							| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
							| 
							giugno 2008 - ''Berlusconi 
							non può fare il premier, essere proprietario di 
							televisioni private e allo stesso tempo telefonare 
							al direttore di una rete pubblica, il cui canone lo 
							paghiamo noi, e dire assumi questo, assumi quest'altro". 
							Questo ha detto parlando 
							delle nuove intercettazioni pubblicate dall'Espresso 
							in cui Berlusconi e altri esponenti politici 
							raccomandano attrici o aspiranti tali al direttore 
							di Rai Fiction Agostino Saccà, Di Pietro ha poi 
							aggiunto che al governo "più che statisti abbiamo 
							dei magnaccia".  |  
							| 
									..... 
									E QUELLO CHE FA |  
							| 
									Anna Di Pietro, 
									figlia di Antonio Di Pietro, nel marzo 2006 
									viene assunta dalla Editrice Mediterranea, 
									la società che pubblicava il giornale 
									dell'Italia dei Valori: nella redazione 
									romana di via della Vite raccontano però di 
									non averla mai vista, nemmeno per ritirare 
									le buste paga. Insomma, sulla carta è 
									assunta a tutti gli effetti per svolgere il 
									praticantato che dà diritto a sostenere 
									l'esame da professionista. Solo che non ha 
									mai lavorato. 
							 
									A gennaio questo 
									paladino della moralità ha anche la faccia 
									tosta di chiedere alla direttrice del suo ex 
									giornale il certificato dell'avvenuto 
									praticantato di Anna Di Pietro. Cosa che gli 
									viene giustamente negata. |  |  
									| 
 |  
									| 
						
							| 
							 | 
									ANTONIO DI 
									PIETRO |  
							| QUELLO 
									CHE DICE ..... |  
							| 
							ottobre 2007 - Parlando 
							di lavoro dipendente denuncia la piaga delle "Morti 
							Bianche" affermando che "ogni giorno ci sono dei 
							nuovi caduti per la mancanza di norme di sicurezza, 
							è una vera e propria guerra. Lo Stato deve 
							intervenire con l’inasprimento delle sanzioni, con 
							un servizio di ispezioni reale ed efficace e non 
							sulla carta come avviene spesso oggi. Chi causa la 
							morte di un lavoratore, di frequente un 
							capofamiglia, per incuria o mancanza di investimenti 
							in sicurezza deve pagarne il prezzo anche con la 
							chiusura dell’azienda".
							 |  
							| 
									..... 
									E QUELLO CHE FA |  
							| 
									Nell'immagine si 
									vede in nostro Di Pietro che cavalca con 
									orgoglio un trattore durante la mietitura 
									del grano. L'incauto però guida un mezzo che 
									non rispetta le norme antiribaltamento che 
									prevedono una gabbia di sicurezza. E' 
									infatti da tempo vigore l'obbligo di 
									adeguamento dei trattori agricoli o 
									forestali ai requisiti minimi di sicurezza 
									per l’uso delle attrezzature di lavoro 
									previsti al punto 1.3 dell’allegato XV del 
									D.Lgs 359/99. Le norme di sono, ma lui non 
									le rispetta. |  |  
									| 
 |  
									|  |  
									| 
									
									TORNA ALL'INIZIO |  |  |