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L'odio viscerale contro Berlusconi costringe ora i suoi nemici ad accettare "obtorto collo" le bastonate di Monti anche se vanno decisamente contro i loro principi. E sono così costretti a fare la parte dei cornuti contenti.

Ma non tutti ce la fanno e manifestano un po' di rimpianto.

 
 SECONDO FERRERO MONTI E' PEGGIO DI BERLUSCONI
Gli italiani mi rimpiangeranno, aveva detto Silvio, ma non pensava che l'avrebbe fatto un comunista DOC.

dicembre 2011

Nel profilo facebook  del segretario comunista Paolo Ferrero si possono leggere queste sue parole:

"Le due ore di sciopero proclamate da CISL e UIL non servono per bloccare questa manovra iniqua: occorre fermare l’intero Paese, con uno sciopero a oltranza per obbligare Monti a rovesciare la manovra, colpendo i ricchi con una patrimoniale invece di colpire lavoratori e pensionati. Le mezze misure non servono: occorre fermare subito questo governo di tecnocrati che vogliono scaricare sui lavoratori una crisi che non hanno creato, senza fare nulla contro l’economia finanziaria, i ricchi e gli speculatori, che sono all’origine della crisi. Lunedì 12 è tempo di partire con uno sciopero generale a oltranza.

 

Al congresso del partito che si è tenuto a Napoli ha dichiarato:

"Questa manovra è una stangata pazzesca, forse peggio di come l'avrebbe fatta Berlusconi"

e "La politica di Monti porta l'Italia al default".

Paolo Ferrero - segretario Rifondazione Comunista

 
 CHI NON RICORDA IL PASSATO E' DESTINATO A RIPETERLO
Si comincia a capire perché chi ha votato Berlusconi non è un criminale.

novembre 2011

L'ha capito pure Massimo Fini che su "il Fatto Quotidiano" tende a rivalutare la sanità mentale di chi ha votato Berlusconi.
Scrive infatti che "Il moralismo della sinistra è insopportabile. E ora capisco perché tanti, senza per questo essere dei lestofanti, votavano Berlusconi. Perché Berlusconi difendendo la sua libertà criminaloide difendeva anche, per estensione, la libertà di tutti dallo strapotere dello Stato".

Qualche milione di persone l'aveva capito prima di lui e di altri milioni di persone (coglioni) che non riuscivano ad andare oltre il proprio odio e la propria ottusità. Ora che Berlusconi si è ritirato da signore, senza dare la soddisfazione di essere appeso in piazzale Loreto, molti di questi ottusi cominciano a vedere la realtà senza il paraocchi dell'antiberlusconismo.

Ma qual è il ragionamento che ha portato Fini a questa drastica conclusione?
Vediamolo.

Massimo Fini

Massimo Fini - giornalista e coglione ravveduto

Il governo dei banchieri si accinge portare la tracciabilità dei movimenti di denaro in contanti sotto il limite di 500 euro su ogni deposito o prelievo bancario e probabilmente su ogni altra transazione commerciale, motivandolo con la necessità della lotta agli evasori, ai corruttori, ai riciclatori. I pagamenti avverrebbero quindi, in gran parte con assegni, carte di credito, bancomat, bonifici, tutte operazioni sulle quali le banche hanno le loro commissioni ed eliminando di fatto la circolazione di banconote. Così, scrive Fini, "Saremmo obbligati a tenere tutto il nostro denaro in banca. Ma le banche sono delle società private e lo Stato non può obbligarmi a tenervi il mio denaro. Io il mio denaro ho diritto di metterlo dove mi garba".

Ed aggiunge "Lo Stato nasce, oltre che per amministrare giustizia, per battere moneta. Se non ha fiducia nella propria moneta non è più uno Stato. Se uno Stato non è capace di contrastare l’evasione, la corruzione, il riciclaggio senza far pagare un pesante pedaggio ai cittadini che non sono né evasori, né corruttori, né riciclatori di denaro sporco, non è più uno Stato. (Non è accettabile) ...che lo Stato si intrufoli attraverso la cosiddetta “tracciabilità” nella mia vita privata fino a conoscere, nel dettaglio, i miei acquisti, le mie predilezioni, i miei gusti, i miei vizi".

Beh, io la penso esattamente come Fini e lo pensavo anche prima delle minacce del Premier. Mi chiedo solo se Monti si rende conto di ciò che sta facendo. Già la gente ha cominciato a portare i soldi in casa. Manca solo che tutti svuotino i conti correnti per mettere in crisi il credito bancario, le imprese e l’economia. Ma Monti conosce la situazione drammatica dell’Argentina? E' così che ci vuole ridurre?